saggi pensieri

é la nostra difficoltà a vedere le cose in maniera diversa, originale, creativa che ci fa pensare non ci sia più nulla di nuovo da dire o da scoprire
.

domenica 7 settembre 2014

DIETRO LE QUINTE DI UN PROGETTO

È passata ormai una settimana dal nostro rientro.
Vorremmo raccontarvi che tutto va a gonfie vele, che all'estero tutto è più facile, che     l'Italia non ci manca per niente e che presto conquisteremo il mondo.
Ma "Mignolo col. Prof" era un cartone animato e anche i poveri topini si davano un gran da fare ma il mondo contunuava a girare senza considerarseli più di tanto.



Poco importa chi di noi due sia "Mignolo" e chi "Prof" sta di fatto che ci stiamo movimentando alla grande per reintegrarci e segnare un percorso in questa nuova puntata.
Fino a due settimane fa mangiavamo lasagne e uscivamo per l'aperitivo, oggi facciamo i conti per vedere quanta spesa è giusto fare, se il commercialista ci ha rimborsato e se l'assicurazione è scaduta.
A volte la libertà di agire ha un prezzo che non riusciamo esattamente a quantificare in denaro, ma diciamo che lo stiamo pagando in molti modi.
Nonostante tutto siamo qui! Ci godiamo la nostra casetta, i pranzi in giardino e le passeggiate al mare, lavoriamo duro e ci concediamo il lusso di sognare.
Insomma, dietro ogni progetto, viaggio, distanza che sia c'è un piccolo o grande sacrificio. La bilancia però è sempre nelle nostre mani e l'unità di misura è la nostra felicità.
Nel frattempo...
"Sole,
Mare
E trallalà!"

sabato 16 agosto 2014

storie di casa

Avete presente le vacanze? wow!
Avete presente i compiti delle vacanze?
Quelle cose da fare noiosissime che tenti sempre di rimandare?
Ecco,le nostre vacanze erano davvero piene di compiti maledetti, con la differenza che non potevamo arrivare a settembre e copiare tutto.

La prima grande novità è che... AVREMO UNA CASA TUTTA NOSTRA!!
Ne parlavamo ieri sera e ci ritrovavamo stupiti:
"ti rendi conto, non sentiremo più il vento dagli spifferi."
"avremo un bagno"
"...e pure un phon" -un phon, e non parlo di aggeggi tecnologici-
"possiamo mettere le cose nel frigorifero".
Lo so, sembrano discorsi da disagiati, ma infondo, il disagio l'abbiamo davvero vissuto.

i compromessi della vita insieme.

Affittare una casa in Australia non è affatto semplice, fare tutto dall'Italia rende l'impresa degna di medaglia al valore.
Innanzitutto si deve inviare la propria richiesta all'agenzia -easy-
fissare un appuntamento per visionare l'immobile -quindi avere conoscenze da spedire qua e là-
una volta visionato l'immobile,essere stra convinti della scelta, dopo che già ti immagini spaparanzato su quel preciso divano, arriva il momento più odioso: l'attesa.
Sì perchè non basta scegliere pagare ed entrare... il proprietario di casa sceglie tra le tante persone che hanno fatto richiesta dell'immobile il più adatto, quello con le referenze migliori.
Quindi per due come noi senza una storia d'affitto alle spalle è stata davvero una lotta all'ultimo sangue.

Ci sentiamo di dare dei consigli pratici per chiunque voglia prendersi una benedetta casa in affitto in Australia:

- inviate più richieste possibili, non fossilizzatevi su una precisa casa
- fate del pressing psicologico alle agenzie, scrivete email a raffica, chiamate, fate il primo passo
- fornite più documentazione possibile
- non demoralizzatevi se passa del tempo, è necessario.

C'è anche da dire che il mercato immobiliare australiano è moooolto sopravvalutato, questa vignetta lo spiega benissimo, quindi state all'occhio!





martedì 24 giugno 2014

COSA NON FARE IN THAILANDIA

 Stà ormai giungendo al temnine il nostro soggiorno thailandese...e che dire?
Di cose bizzarre ne abbiamo notate, eccome!
Adoro vedere le diversità e raccontarle, un po' meno viverle.

Quindi, se state progettando una partenza per la Thailandia leggete questo piccolo decalogo delle cose da NON fare quaggiù in oriente.

TEMPLI:
Vestitevi in maniera consona con gambe e spalle coperte o rischiate di venir richiamati all'ingresso con un megafono gigante (come è successo a me), la cosa è spiacevole sia perchè imbarazzante sia perchè ci metterete circa una decina di minuti per decifrare cosa vogliono le guardie dalla vostra esistenza. Ingresso rigorosamente a piedi scalzi, ma sono ammessi i calzini.

BUDDAH:
Rispetto massimo per le statue e raffigurazioni di Buddah, se vi sedete in qualche tempio ricordatevi di non puntare MAI i piedi verso la divinità, incrociate le gambe o sedetevi come graziose sirene. A volte le immagini sono troppo sacre anche per scattare delle foto, quindi state all'occhio.

MONACI:
Arancioni,pelati e SACRI! Rispetto massimo anche per i monaci che hanno addirittura la "priority Seat" sui mezzi pubblici e negli aeroporti. I monaci non possono avere nessun contatto fisico con le peccaminose femmine (me compresa) , così il simpatico monaco che abbiamo incontrato per strada ha regalato il braccialetto solo a Fabio, non considerandomi minimamente!

priority seat a Phuket airport


IL RE:
Indovinate un po'? Rispetto massimo anche per il re e la sua immagine, che si trova OVUNQUE. Appesa nelle case,per strada, nei negozi. Mai parlare male del re... pensate che leggevo di un turista che disegnò , in pieno delirio alcolico, dei baffetti sull'immagine del re. Beh, il poveretto fu condannato a 50 Anni di carcere per lesa maestà e ne uscì proprio grazie alla grazia concessa... Dal re! Assurdo, vero?



TESTA E PIEDI:
Vi ricordate la storia della testa sacra e dei piedi infimi? Ecco, quella è sempre valida!

COMPORTAMENTI:
- le effusioni in pubblico non sono molto amate, soprattutto tra le persone adulte.
- non mostrarsi mezzi nudi. Nonostante il gran numero di sexy bar e prostitute la Thailandia è un paese molto conservatore e questo genere di comportamento non è apprezzato.

Vi vogliamo pudici e rispettosi, insomma!
E se il taxista scorreggia rumorosamente in vostra presenza o il massaggiatore rutta nel bel mezzo del vostro momento di relax, non temete: BENVENUTI IN THAILANDIA!!!!


mercoledì 18 giugno 2014

BANGKOK: IMPRESSIONI DI VIAGGIO

Quando ero piccola una mia cara, carissima, adorata amica mi aveva fatto vedere un libro; si intitolava così:
"Bang Pong, dove si mangiano le cavallette"


Già a quei tempi l'oriente mi aveva stupita.

Oggi è il nostro ultimo giorno a Bangkok e tutto di questa città ci stà lasciando a bocca  aperta.
Non possiamo negare che il primo impatto è stato come un pugno in faccia,
sul naso,
senza guantoni.
Ecco cosa succede quaggiù:

-  TRAFFICO PAZZO: usciti dall'aeroporto e preso il primo taxi dopo 25 ore in ballo con aerei e mica aerei ci è sembrato di andare in contro a morte certa. Sorpassi, semafori rossi, motorini con 4 persone a bordo, tuk-tuk, carretti trasportati a mano, segnaletica inesistente...ecco, un mix da infarto.

- PIEDI E TESTA: reduce da una sfanculata in thailandese mentre mi provavo una cavigliera appoggiando il piede su una sedia ho deciso di documentarmi. Che cavolo voleva quell'omino baffuto per cacciarmi dalla bancarella a malo modo? Ecco il motivo.
Da un punto di vista tanto pratico quanto spirituale,i Thailandesi, considerano la testa la parte più elevata e sacra del corpo e i piedi quella più bassa e meno nobile. Molti dei tabù associati ai piedi sono anche collegabili direttamente alla considerazione della pulizia. Infatti per tradizione, i Thailandesi, hanno sempre mangiato, dormito e conversato sul pavimento delle loro case poco arredate e per tenere pulite queste zone è stata elaborata una serie di norme relative ai piedi e alle scarpe. In poche parole: i piedi se ne devono stare per terra e se non ci stanno sei un maleducato, cafone, irrispettoso e ti sfanculo!
P.S. stessa cosa vale per la testa, ma al contrario: è sacra e non si tocca, MAI!!

- STREET FOOD: noodles, spiedini di tutti i tipi (maiale,pollo e scorpione) frutta, insetti fritti, zuppe colorate e puzzolenti...insomma, di tutto e di più per strada a prezzi pazzeschi!! per uomini duri e stomaci di ferro.

street food in Khao San Road
- RISTORANTI E CUCINA THAI, 10+ ! al contrario dello street food, che può piacere o no...la cucina ed il servizio Thailandese nei locali è veramente ottimo. Cibo delicato, o piccantissimo, personale alla mano e cordiale sempre. Una bella sorpresa.

- STRESS DA TURISTA ASSALITO: Un giro sul tuk-tuk? un giro in taxi? vuoi un braccialetto? compra una collana! fai un tatuaggio! vuoi un vestito su misura tarocco? mangi un verme? fai una foto, 10 Bhat! e molto molto altro... non appena metti piedi fuori dall'hotel. Ma niente paura, la parola d'ordine è: contrattiamo!

- FORTE REALTà SOCIALE: girando per la vecchia Bangkok in barca ci si è palesata di fronte una scioccante realtà. Miseria e povertà stanno a una decina di chilometri dal centro, a una decina di chilometri dai locali,dai luccichii, dalle belle donne in minigonna. 

scenario tipico nella vecchia Bangkok
- FLOATING MARKET: unico, caratteristico, folkroristico, divertente, colorato e puzzolente mercato galleggiante alle porte della città. Non abbiamo comprato nulla, niente Buddah di legno, astuccini colorati, ventagli, cappelli a punta e chi più ne ha più ne metta...ma, ragazzi, che esperienza!



Grazie Bangkok. Ci hai segnato ed insegnato.






martedì 10 giugno 2014

TEMPO DI SALUTI

Ultimi giorni di Australia, ultimi giorni di lavoro, ultimi giorni di abitudini, ultimi giorni con i compagni di avventura.

Più si avvicina la data di partenza più sembra surreale il fatto che due esserini come noi possano spostarsi qua e là attorno ad un pianeta. L'anno prossimo quale sarà la meta? La Luna a quanto pare è già stata pensata come destinazione... non ci resta che ritornare qui!

Nel frattempo contiamo i pezzi di cuore, negli ultimi 3 anni abbiamo lasciato brandelli ovunque.

Ora è tempo di saluti.

E ,forse, proprio grazie a tutti questi viaggi abbiamo riscoperto il valore vero di un "arrivederci" "take care" "mi mancherai"...se fossimo in grado di sapere quando e dove ci rivedremo di nuovo, il nostro saluto sarebbe meno tenero.

In una delle mie scene preferite, del mio cartone preferito Shrek, il mulo Ciuchino diceva cantando: "E allora dacci-dacci dentro con la tenerezza!"






Ci daremo dentro con la tenerezza. Garantito.



domenica 1 giugno 2014

VIAGGI LOW COST

Viaggiare low cost.
Quante volte lo sentiamo nelle pubblicità e nelle agenzie viaggi?
Ecco... di sicuro non significa nulla di tutto ciò che sentiamo e vediamo nelle pubblicità e nelle agenzie viaggi, per l'appunto.



Oggi vi portiamo l'esempio del nostro prossimo viaggio in Thailandia per mostrare cosa c'è dietro ad un VERO viaggio low cost.
Innanzitutto la META è da scegliere con molta cura, è risaputo che ci sono zone nel mondo più o meno care in base alla valuta del cambio. La Thailandia per noi europei è decisamente conveniente.
L' ORGANIZZAZIONE è fondamentale. Se non si vogliono spendere soldi in agenzie e pacchetti preconfezionati è importantissimo farsi una buona cultura del posto prescelto: luoghi d'interesse, orari di apertura e "last but not least" MEZZI DI TRASPORTO (linee metropolitane, bus, battelli e chi più ne ha più ne metta). 
Altro tassello da non tralasciare: l' ALLOGGIO. Ormai non ha più senso affidarsi ad un agenzia per scegliere la propria accomodation, internet è un'ottima piazza e con siti come http://www.booking.com/
si può prenotare l'hotel con largo anticipo senza pagare alcuna caparra.

Ed ora passiamo ad un po' di dati pratici.
- HOTEL A BANGKOK per 4 notti $125
- HOTEL A PHI PHI ISLAND per 6 notti $164
- VOLO BANGKOK-PHUKET andata e ritorno $280
- SPOSTAMENTI da e per aeroporti $24 (con bus e metropolitane)
- BATTELLO per raggiungere Phi Phi Island da Phuket $50

Per un totale di $643 da dividere per 2 persone. Quindi $321.5 a testa ( Euro 219) per una vacanza di 11 giorni in Thailandia.
C'è da dire che ci siamo voluti trattare bene scegliendo hotel puliti e con aria condizionata, ma ci sono prezzi ancora più bassi!!!
Sono ovviamente esclusi i costi extra di cibo e divertimenti vari (aimè), ma tutto sommato ci è sembrato un buon affare.
Non ci resta che partire!!!!

Oggi vi lasciamo con questa poesia di Baudelare dedicata a tutti i viaggiatori:

"(...)Ma i veri viaggiatori
partono per partire e basta:
cuori lievi,
simili a palloncini
che solo il caso
muove eternamente,
dicono sempre "Andiamo",
e non sanno perchè.
I loro desideri
hanno la forma delle nuvole"




giovedì 29 maggio 2014

WIND OF CHANGE

E' ormai passato quasi un anno dal nostro arrivo.
Ed eccoci qui, di nuovo alle prese con valigie, prenotazioni, documenti e ansie dell'ultimo minuto.
Come sarà casa al nostro ritorno?
Ci mancherà questo posto?
Ultimamente facciamo grandi viaggi con la mente riguardo a grigliate, feste, persone da incontrare, cose da dire e da fare al nostro rientro che quasi diamo per scontato tutto quello costruito fino ad ora.
La nostra "seconda" vita, qui in Australia, i nostri sogni ed i nostri progetti sono tutti in stand by. I desideri aspettano il nostro ritorno tanto quanto noi aspettiamo la nostra partenza, un paradosso unico!
Le nostre vite ci mettono sempre alla prova, e quest anno più che mai abbiamo deciso di accettare la sfida.
Quest'esperienza australiana ci ha cresciuto e plasmato.
Abbiamo viaggiato fisicamente per chilometri e chilometri, abbiamo percorso strade sconosciute ogni giorno, sia in termini fisici che introspettivi.
Abbiamo raggiunto finalmente la consapevolezza di cosa vorremmo per le nostre vite essendo comunque grati per tutto quello che ci è stato concesso, libertà in primis.

Da noi si usa dire alla fine di ogni anno: "anno nuovo, vita nuova". Ecco, se domani fosse il 31 dicembre non ci augureremmo di avere una vita diversa. Questi 365 giorni ce li siamo cercati, sudati e vissuti talmente tanto da non desiderare nulla di diverso!



domenica 18 maggio 2014

PAESE CHE VAI...GENTE CHE TROVI

Ogni viaggiatore sa che qualsiasi popolo ha delle piccole abitudini che lo contraddistinguono.
Non vogliamo cadere nella più banale delle generalizzazioni della serie Italia = pizza, pasta e mafia o Germania = wurstel, stangone bionde e crauti.
Oggi vi facciamo conoscere il popolo australiano secondo il nostro punto di vista.
Ecco cosa hanno notato i  nostri occhi italianissimi in questa terra così lontana:


"CIAO, COME VA?" (hi, how are you?) gli australiani sono soliti salutarsi così. E' segno di buona educazione e cortesia. Ti chiede come stai la cassiera, il barista, il farmacista, i colleghi al lavoro. In Italia chiedo "come stai" circa 3-4 volte a settimana qui almeno 5-6 al giorno.

AMBIENTE : gli australiani amano le attività all'aria aperta (surf, jogging, pesca) e anche per questo ci tengono molto a tenere spiagge e parchi puliti. Facile qui vedere ragazzi che raccolgono spazzatura (non loro) dalle spiagge o dalle strade...

GRANDI VIAGGIATORI: in questo Paese il viaggio è quasi una necessità date le enormi distanze tra una città e l'altra. Ieri un amico mi parlava della sua nuova fidanzata, che abita pure vicino a lui...al che la mia domanda "ah si? e dove abita?" risposta:" ad un'ora e mezza di macchina!" Per noi  italiani un'ora e mezza di macchina è già un bel viaggetto, voglio dire, la fidanzata che abita vicino sta al paese accanto che raggiungiamo in bicicletta o quasi.

BARBECUE: qui in Australia è un'usanza molto sentita, ci sono barbecue pubblici quasi in ogni città e panche per allestire pic nic everywhere! Il sabato e la domenica le famiglie stanno spesso all'aria aperta a grigliare di tutto. Ultimamente da noi in Italia il sabato è la domenica c'è una ressa infinita nei centri commerciali...perchè?
Australian Day! ecco come si festeggia

CONVERSAZIONI EASY: quando esco in Italia con le mie amiche si va spesso e volentieri a finire per parlare dei massimi sistemi del mondo, delle scelte più profonde, insomma, di argomenti tosti. E' un po' nell'indole di noi italiani essere così introspettivi, parlare di soldi e di politica. Qui no! Le conversazioni sono più rilassate. O almeno, questo è quello che abbiamo percepito.

POCHI FURTI: Spesso e volentieri qui in Australia se perdi qualcosa la ritrovi, che sia un cellulare,un paio di occhiali o un portafogli con dentro 700 dollari (come successo ad un amico). Io e Fabio abbiamo smarrito il cellulare 2 volte e ce l'hanno riportato, alla terza volta ci è andata male.

Queste sono solo alcune osservazioni, non abbiamo la presunzione di descrivere un popolo in 6 punti sintetici ed affermare che sia tutto qui. Ogni individuo è unico ma è anche vero che l'ambiente che lo circonda ne influenza l'esistenza ed i modi di vivere!

giovedì 15 maggio 2014

WHITSUNDAY DREAM

"La natura può allestire spettacoli straordinari. Il palcoscenico è immenso, le luci strabilianti, le comparse infinite e il budget per gli effetti speciali...illimitato." Yann Martel

vista su Hill Inlet, a nord di Whiteaven Beach (QLD)
E voi che ne pensate?
Il vecchio Yann Martel aveva proprio ragione.

Questo luogo straordinario è la spiaggia di Whiteaven Beach, situata nel cuore del Queensland all'interno dell'arcipelago delle Whitsunday Islands.
Per due amanti del mare come noi questa meta era assolutamente imperdibile!

Dopo un viaggio estenuante, con tappa a Brisbane e annessa notte in aeroporto siamo finalmente giunti ad Arlie Beach, il luogo più vicino ed "economico" per raggiungere il tanto famigerato gruppetto di isole. 
Subito ci siamo adoperati per prenotare il tour più adatto alle nostre esigenze, tasche e spirito di avventura:
La scelta è caduta su un gommone giallo. Very funny!
Il tour comprendeva:

-visita a Whiteaven Beach


Fabio esaltatissimo...per la spiaggia o per l'idrovolante?


-visita Hill Inlet Lookout



-snorkelling nella barriera corallina più grande al mondo


-onde a go-go (non descritte nella brochure)




-pranzo descritto nella brochure ma non abbastanza. (una miseria a base di fagioli,patate e pollo al cemento)

Tralasciando la parentesi "cibo" una vera bomba, come direbbe Fabio!



Ci piace pensare di poter strappare un po' di questa bellezza al mondo, ovunque essa sia, e regalarla a chi ci sta accanto... forse è questo uno dei tanti motivi per cui siamo su questa terra!!


domenica 4 maggio 2014

AUSTRALIA: INFO UTILI

Prima di partire per questa nuova avventura io e Fabio abbiamo cercato di itinerarci il più possibile alla ricerca di informazioni utili per la vita "pratica" nella terra dei canguri.
Questo post è per tutti i nuovi Elisa e Fabio alla ricerca di info pragmatiche.



1. COSA FARE PRIMA DI ARRIVARE IN AUSTRALIA?
Prenotate un alloggio dall'Italia! In centro.
Magari in un ostello, giusto per le prime 3-4 notti. Dopo un viaggio di 24 ore (minimo) vi servirà una doccia e un letto a portata di mano.
Gli ostelli sono dei porti di mare, pieni di ragazzi come voi... Attenzione a tutti gli oggetti di valore, spariscono che è una meraviglia!

2. COSA FARE APPENA ARRIVATI IN AUSTRALIA?
Millanta cose!
  1. Fate subito richiesta per il vostro Tax File Number: un codice personale (richiedibile una sola volta) da fornire ai datori di lavoro in modo che possano accreditarvi la vostra percentuale di tasse pagate, che poi potrete ritirare. Vi postiamo un sito utile che mostra tutti i passaggi per ottenere il TFN on line      http://eschiusami.blogspot.com.au/2011/10/tax-file-number-in-due-minuti.html .  Fornite un indirizzo in cui risiederete per almeno 3 settimane o il vostro TFN andrà miseramente perso... Ma niente paura! potrete chiamare questo numero: 13 28 61 e ottenere il vostro TFN via telefono. N.B. il TFN è richiedibile solo ed esclusivamente dall'Australia!!!
  2. Aprite un conto in banca. Andate nella banca che preferite (le più comuni in giro per l'Australia sono: NAB, Commonwealth e Westpac) muniti di passaporto e visto.
  3. Attivate il vostro Medicare: la copertura sanitaria valida 6 mesi, rinnovabile per altri 6 se si esce e si rientra dal Paese. Portate con voi sempre visto e passaporto e recatevi all'ufficio Medicare più vicino a voi.
3. COME TROVO LAVORO?
Il lavoro in Australia non è un problema, ma bisogna saperlo cercare.
Un bel curriculum in inglese (corretto,sintetico,reale se possibile) è un ottimo biglietto da visita.
Dipende poi tutto da che tipo di lavoro si sta cercando.
In ogni caso 2 sono i modi che noi abbiamo utilizzato:
  1. Tappezzare la città di CV
  2. Affidarci al sito http://www.gumtree.com.au/ e ricercare annunci per la professione ricercata, inviando o CV online o presentandoci di persona... o entrambi!
Non datevi per vinti se dopo 3-4 giorni nessuno vi ha ancora chiamato, continuate la ricerca e datevi tempo 1 settimana / 1 settimana e mezza e qualcosa salterà fuori!

4. ALLOGGIO
Se dopo quei famigerati 3-4 giorni in ostello ne avete abbastanza (tutto nella norma) ci sono 2 soluzioni possibili:
  1. SHARING HOUSE: meglio dell'ostello perchè il numero della gente con cui condividere il tutto si restringe. Gumtree è sempre un'ottima piazza per questo tipo di ricerca.
  2. RENT APARTMENT: la migliore soluzione a mio avviso, ma anche la più costosa e difficile. Per entrare in affitto bisogna innanzitutto essere selezionati e scelti dalla compagnia o dal proprietario secondo un punteggio basato su documenti,lavoro e referenze. Inoltre c'è da pagare il famoso bond, il mese in anticipo che funziona un po' da cauzione.
5. COMPRARE UNA MACCHINA
Fondamentale se non si vuole trascorrere tutta la propria esperienza in città. L'Australia è immensa e la macchina è quasi una sorta di dipendenza se si vive nei sobborghi.
Ma niente paura! è tutto molto easy. Io e Fabio abbiamo avuto parecchia fortuna e abbiamo trovato un Van targato Western Australia (il territorio in cui si paga meno in tutta l'Australia sia il passaggio di proprietà che la REGO). Ma non è finita qui! infatti se vi trovate in un altro stato (Victoria, nel nostro caso) l'acquisto si fa impossibile senza il cambio targa! ...a meno che non abbiate un amico in Western Australia a cui far inviare tutti i documenti! e così abbiamo fatto. 
In ogni caso comprare un'auto è molto semplice, si stabilisce il prezzo, si compilano 2 documenti: uno vostro e uno del venditore da inviare in motorizzazione. Dopo di che vi arriverà una lettera con l'importo da pagare per il cambio di proprietà e il gioco è fatto.
L'unica altra cosa obbligatoria da pagare (ogni 3,6 o 12 mesi) è la REGO una sorta di registrazione.

Queste sono le basi pratiche che derivano solo ed esclusivamente dalla nostra esperienza.
Speriamo possano essere utili!

mercoledì 30 aprile 2014

BIENVENIDO A MIAMI

Cerchi una vacanza a suon di discoteche, locali, sole, mare e tette rifatte?
Miami è il posto che fa per te!
...un po' meno per noi.

Siamo stati a Miami circa tre mesi (non in vacanza,ovviamente) e ci siamo dati l'opportunità di viaggiare un po' per questa tanto famosa città.

Miami è una città dai mille volti,
c'è il Downtown commerciale da vivere di giorno, ma che di notte offre uno spettacolo unico



c'è la tanto famigerata Miami Beach e la sua Ocean Drive


Questo è il vero cuore di Miami, venire in questa città e non passare per Ocean Drive sarebbe come andare a Roma e non visitare il Colosseo.
In Ocean Drive c'è vita 24 ore su 24, ci sono tipi strambi a spasso con animali ancora più strambi, dai pitoni, ai coniglietti ai lemuri! Ci sono locali, belle ragazze a badilate e l'oceano ad un tiro di schioppo.
Venite qui a fare un aperitivo e strappate il prezzo migliore alle miriadi di hostess che faranno di tutto pur di farvi sedere ad un tavolo!

la spiaggia immensa di fronte ad ocean dive

Ocean Drive

Se siete da queste parti a piedi si può raggiungere anche l' Espanola Way, un piccolo quartiere spagnolo in cui gustare degli ottimi tacos e un margarita ascoltando simpatiche chitarrine suonare dal vivo.
Fabio all'imbocco dell'Espanola Way
Approfittate dell'ottimo servizio di sharing bicycle che la città mette a disposizione!
Qui sotto vi postiamo il sito



Se la sera avete bevuto qualche drink di troppo, niente paura! a Miami Beach esiste anche un servizio taxi molto particolare,funziona con macchinine elettriche dalla musica sempre a palla che ti scarrozzano qua e là solo al prezzo di una tip!
Ed ecco il sito internet con tutte le info necessarie


Se la vita notturna e i locali non sono proprio la vostra passione ci sono un paio di tour a nostro avviso imperdibili!

- EVERGLADES TOUR: questo tour si può prenotare a tutti gli angoli della città (si può contrattare sul prezzo, quindi fate un po' i taccagni) e vi porterà dritti dritti nelle paludi infestate di alligatori con barchette simpaticissime. Del resto Miami è stata costruita su una graaaaande palude, lo sapevate?



- KEY WEST TOUR: attraversando 42 ponti e 32 isole (per un  totale di 205,2 km) si può arrivare al punto più a sud degli Stati Uniti da dove quasi si tocca Cuba, un tour magnifico che consigliamo di percorrere noleggiando un auto e non con i soliti bus colmi di turisti.

ecco il bello di questo viaggio: un ponte sospeso tra le acque cristalline delle Key West Islands

Last but not least... lo shopping!! Miami è un'ottima meta per comprare di tutto!!! ma non fatevi ingannare dai bei negozi in Lincoln Road (centro Miami Beach). Prendetevi una giornata e fatevi un giretto nei 2 Mall più grandi della città : Aventura Mall e Dolphin Mall (raggiungibili in bus dal centro)... qui vi perderete tra millanta negozi a prezzi davvero incredibili!

Multietnica, in movimento, consumistica, trasgressiva...sono molti gli aggettivi con cui descrivere questa città, che ci ha affascinato a primo impatto ma ci ha lasciato un po' delusi sul profilo di una possibile vita quotidiana forse troppo dispersiva per due italiani di provincia come noi.

martedì 22 aprile 2014

IL BAGNO CON GLI SQUALI

Mai fatto il bagno con gli squali?
ohhh...yes!

Nuotare tra la barriera corallina e avere a soli pochi metri quei bestioni in libertà è una sensazione davvero incredibile.
Tutto questo è possibile nelle nostre amate isole Bahamas.
Siamo partiti da Nassau dopo aver prenotato un tour tramite questo sito

http://www.powerboatadventures.com/

e lo consigliamo vivamente a chiunque fosse interessato ad un'esperienza simile e così fuori dalle righe rispetto ai soliti giretti in barca.

Il mezzo che vi aspetta è un motoscafo superveloce che vi farà solcare le acque del mar dei caraibi per circa un'oretta (io e Fabio eravamo infondo all'imbarcazione e siamo arrivati zuppi fradici, ma very very happy).
Il viaggio vi porterà alle Exuma Kays, un'oasi di pace tra atolli deserti ed un mare mozzafiato.

Prima tappa: spiaggia delle iguane.

io e una frotta di iguane affamate di dita

queste bestiacce sono ovunque!!!! e attenti ai morsi!

Seconda tappa: spiaggia dal nome sconosciuto ma incredibilmente cristallina e incredibilmente... affollata di squali!
Ed ecco il bellissimo spettacolo a cui abbiamo assistito



Un'altra divertente attività è stata quella di dare da mangiare a delle mante con le nostre mani! 

eccoci alle prese con una manta
bello ragazzi, bei pesci bell'atmosfera, bel sole bella tintarella...ma... io il bagno non lo faccio!!!!
e invece un'altra attività è stata proprio lo snorkeling!
Passato il primo momento di panico ci siamo buttati in acqua, con la corrente che in quel punto dell'isola ti trascina tutto intorno all'atollo. Unico.
Tra coralli, pescetti, pesciotti, squali e mica squali ne siamo usciti più che soddisfatti!

Terza tappa: il buffet illimitato ( so che non è una tappa interessante, ma è stata fondamentale per affrontare la quarta e ultima tappa). Buffet ottimo di carne e pesce in cui i nostri eroi si sono scofanati di tutto e di più.

Quarta tappa: la gita nella foresta. Vorrei potervi raccontare qualcosa al riguardo, ma dopo il buffet io e Fabio ci siamo stesi in spiaggia pieni come suini e ci siamo addormentati, perdendoci l'ultima escursione. Come se non bastasse al nostro risveglio l'isola era deserta (tutti erano nella foresta) e quasi ci siamo presi un infarto!

Detto questo spero facciate un pensierino su questo viaggetto e se per caso rimaneste svegli alla "quarta tappa" fateci sapere com'è!

lunedì 21 aprile 2014

PARTIRE O NON PARTIRE? QUESTO è IL DILEMMA

Se sei a casa ad annoiarti, con un lavoro che non ti soddisfa, con una voglia di esprimerti che resta perennemente irrisolta, questo è il post che fa per te!
Oggi infatti parleremo dei motivi per cui partire e sopratutto dei motivi per NON partire.
Cambiare vita è una scelta importante, da non prendere mai a cuor leggero.



Ecco i motivi per cui prendere la valigia che avete imboscato da qualche parte in cantina dopo l'ultima vacanza a Cesenatico e partire:
  1. Il lavoro: ragazzi il lavoro all'estero c'è! E cosa ancora più assurda è pagato! e vi permette di crearvi una vita, di mantenervi, di prendervi una casa, di essere indipendenti!!
  2. Il mondo è bellissimo per rimanere ignoto agli unici due occhi che questa vita ci ha donato. Noi viviamo in una realtà troppo piccola e la consideriamo come "unica"...quando unica non è!
  3. L'esperienza di viaggio ti cambia e ti arricchisce: lo scrittore statunitense John Steinbeck diceva "non sono le persone a fare i viaggi, ma i viaggi a fare le persone", spero renda l'idea.
  4. Mettersi alla prova: provarci da soli in una realtà diversa è qualcosa che ci rende vivi! riuscire a fare qualcosa con le proprie forze aiuta ad acquisire fiducia in se stessi. Si può andare in capo al mondo! e poi tornare indietro... se ci va!
  5. Il nostro paese si trova in una situazione ridicola. Ci dispiace dirlo, vorremmo non fosse così, ma sudarsi un secondo passaporto è diventato quasi indispensabile per credere in una vita fatta non solo di stenti e sacrifici. All'estero politica, burocrazia ed economia viaggiano, eccome se viaggiano! da noi siamo in uno stagno e in questi periodi si inizia a sentire anche la puzza.
  6. Il nostro è sempre stato un popolo emigrante: è nella nostra storia, e gli italiani sono davvero ovunque!!!
  7. Possibilità di crescita professionale anche se non si è figlio di...nipote di... cugino di... e tutte queste porcate prettamente italiane! All'estero esiste la meritocrazia! E anche se in famiglia non girano chissà quanti soldi con volontà ci si può costruire un futuro.
  8. Il clima: come direbbe mia madre "non ci sono più le mezze stagioni" da noi (in brianza particolarmente) fa freddo per 7 mesi all'anno! Noi odiamo il freddo e stare in posto in cui fa caldo tutto l'anno e si può andare al mare anche a dicembre ci piace proprio.



Ecco una  lista di motivi per i quali non levare le tende dal proprio paese:
  1.   L'Italia ha una storia magnifica: nel nostro paese ogni festa ha un suo perchè, ogni paesino (anche il più imboscato, con 100 abitanti) ha una ragione e delle radici profonde che si respirano in ogni strada. Difficile trovare tutto ciò in altri continenti più recenti come America o Australia (pensate un po' che qui a Pasqua ci si veste da coniglietti e si beve birra!!)
  2. Non è facile vivere da immigrati: si, perchè quando cerchi lavoro all'estero e cerchi una vita all'estero non sei più il turista ben visto a cui succhiare un po' di soldi. Vivere all'estero significa parlare un'altra lingua, con un accento che tutti riconoscono. Significa integrarsi in una società differente. Significa problemi burocratici con visti e quant altro!
  3. La distanza dalla famiglia e dagli amici: aimè!questo è il tasto dolente che sempre vi accompagnerà. La distanza è un brutto fantasma da combattere. Distanza e solitudine spesso vanno a braccetto...due sostantivi già stronzi di natura, figuriamoci in coppia!
  4. I soldi: vivere all'estero non è solo fare delle belle foto e postarle su facebook, provare cucine diverse, visitare posti nuovi...per fare tutto questo il dio denaro è fondamentale Soldi per il volo, soldi per la casa, soldi per la spesa, soldi per un'assicurazione sanitaria, soldi per una macchina, soldi per l'assicurazione della macchina e chi più ne ha più ne metta! quando si è lontani da casa bisogna essere in grado di essere autosufficienti economicamente, e non è semplice.
  5. La lingua: spesso sottovalutata perchè si crede di potersela cavare comunque, ma la lingua è fondamentale. Vivere all'estero significa anche abbandonare l'italiano. Significa buttarsi in una lingua nuova, significa fare fatica a capire le battute, essere poco brillanti nelle conversazioni (dipende sempre appunto dal proprio livello di inglese, o spagnolo, o russo, o vattelapesca paese in cui volete emigrare)
  6. Spirito di adattamento: senza troppi convenevoli, o c'è, o non c'è. E se non c'è...lascia perdere viaggi, avventure, barche e pirati.
Questo è quello che le nostre esperienze ci hanno insegnato, ovviamente il tutto è visto con un occhio puramente personale. Abbiamo deciso di non aggiungere alla lista dei motivi per NON partire la PAURA dell'ignoto, del grande salto. Perchè la paura non ci deve essere quando si parla di questi argomenti, la paura ferma e blocca, la paura ci rende solo deboli. Affrontare una scelta come questa deve essere solo frutto di un'attenta analisi dentro di se', di ciò che si vuole o non vuole...tutto qui!
Quindi niente paura amici! Prendete in mano le redini della vostra vita e prendete un aereo, o finite una storia, o comprate una casa, o baciate una ragazza o chiamate una persona lontana da anni.

Il succo è sempre quello: VIVI, AMA E FAI CIò CHE VUOI!!!!

lunedì 14 aprile 2014

STORIA DI UN PARADISO TROPICALE

Dato che sono due giorni che piove ininterrottamente oggi abbiamo deciso di parlare di un posto in cui splende sempre il sole: Long Island, un'isola lunga 130km e larga 6km circondata dal mare delle Bahamas.
Questo è lo spettacolo di Long Island dal finestrino dell'aereo


Per chiunque volesse organizzare una vacanza in questa parte di mondo, a nostro avviso, questa località è davvero una meta imperdibile.

Siamo arrivati a Long Island una mattina di Aprile, circa in questi giorni, ma di 2 anni fa su un aereo scabroso con a bordo una ventina di persone. Tutti (a parte Fabio che se la rideva) siamo rimasti terrorizzati dall'atterraggio.

ecco il nostro bolide fuori...

...e dentro!
Ci siamo subito adoperati per andare a ritirare la macchina che avevamo prenotato con tanta perizia via telefono, ma... Arrivati all'autonoleggio (una casa più scabrosa dell'aereo) il proprietario
- dormiva
-si era dimenticato della prenotazione
- si è svegliato dopo circa 1 ora e mezza
- ci ha accolto in mutande
- ci ha propinato una macchina ancora più scabrosa dell'aereo e di casa sua
WELCOME TO THE REAL BAHAMAS GUYS!!!

Tuttavia la macchina funzionava alla grande, e senza ricevuta, senza documenti, senza la minima tutela legale (per noi e per lui) siamo partiti!
La prima cosa che ci ha colpito di quest'isola semi deserta è stata la bellezza dei colori e dei paesaggi.
Un luogo in cui la natura è ancora incontaminata e passeggiando per la spiaggia si possono trovare stelle marine di queste dimensioni:

...e conchiglie di queste dimensioni


Imperdibile attrazione dell'isola per tutti gli amanti di sub è Dean's Blue Hole, la dolina marina più profonda al mondo (202m), uno spettacolo eccezionale anche per degli ignoranti in materia come noi che ovviamente non ci siamo fatti sfuggire!


Long Island è un'isola tropicale e selvaggia, talmente fuori dal turismo di massa che dopo una palude come questa qui sotto

...ci siamo ritrovati in una spiaggia come questa




è stato davvero fantastico!!!! In tutti i nostri viaggi non abbiamo mai più ritrovato un mare così.

Long Island ci è rimasta nel cuore come una delle avventure più incredibili che abbiamo mai intrapreso, tutto organizzato da noi e dalla voglia di esplorare questi territori unici.

é proprio vero che viaggiare è l'unica cosa per cui spendi del denaro, ma che ti rende più ricco!!!



domenica 13 aprile 2014

DATE UNA CASA A QUEI DUE!!!

Ultimamente desideriamo a tal punto una casa da uscire per una passeggiata al mare e finire ad osservare PER TUTTO IL TEMPO gli appartamenti affacciati sul mare e non considerarci minimamente stelle, oceani, arcobaleni e pony.

Questo vi fa capire quanto possa essere duro a volte vivere in un adorabile ma scomodo Van.

Ad esempio: oggi piove.
Vi siete mai chiesti cosa si possa fare in un van quando piove?
Probabilmente no, perchè nessuno è così deviato da vivere in un van.
In ogni caso... non si fa nulla!
Questa notte ha iniziato a diluviare e sono dovuta uscire in tenuta "pigiamino-piedi nudi" nel fango per chiudere tutto... Ammetto di aver detto molte parolacce.

Questione corrente: praticamente tutti i nostri apparecchi elettronici o sono stati dimenticati, o sono perennemente scarichi!

fabio alle prese con la connessione internet sul tetto


Questione ordine: ....ordine?
Quando si vive in un van è necessario rivalutare il termine "ordine", che prende molte accezioni: "pratico"
"comodo"
"incastrato"
NON ORDINATO.
é incredibile come in uno spazio così piccolo si riesca a perdere di tutto!

Questione: convivenza con il prossimo.
Nel nostro caso io e la mia dolce metà. Ammetto che a volte si possa rivelare duro condividere uno spazio così ridotto con un'altra persona, ma ammetto anche che ce la stiamo cavando alla grande, riscoprendoci una squadra sotto  molti punti di vista.

Questione bagno: -parte la canzone "una lacrima sul viso"-.
Già siamo pigri la notte in casa per alzarci e quant'altro, immaginate se oltre ad alzarvi vi dobbiate fare anche 300m a piedi, al buio, per arrivare alla toilette del campeggio (e magari come dicevo prima, piove pure!)

A bilanciare tutti questi aspetti negativi c'è la consapevolezza di una scelta fatta insieme, di  un sogno realizzato, di un'esperienza di vita che abbiamo cercato con la certezza che durasse solo per un periodo.
Il van è libertà, scoperta, avventura e anche crescita.
Il van per noi è stato ed è tuttora un valore aggiunto alle  nostre vite, abbiamo imparato a rivalutare le piccole cose che abbiamo sempre dato per scontato a casa nostra, abbiamo imparato a vivere secondo i ritmi della natura ed apprezzarne la bellezza.
Non vivremo per sempre così, ma di sicuro nel garage di casa nostra ci sarà sempre un Mr. White parcheggiato, pronto a partire.

Ed eccoci qui dispersi nell'entroterra australiano.




giovedì 10 aprile 2014

ORRORI IN TAVOLA

Ieri, al lavoro, ho avuto un'illuminazione.
Un ritorno alla realtà. Ho capito esattamente dov'ero quando un mio collega ha ordinato una pizza HAM, PINEAPPLE E BARBECUE SAUCE.
Aimè, quando succedono queste cose si realizzano ancora di più le distanze.

Quindi oggi per esorcizzare questa distanza vi parleremo di tutte le porcate culinarie che succedono al di fuori del nostro amato paese.

1. Pizza e Cappuccino, niente di strano se si parla di colazione e cena, peccato che qui se li pappino assieme, un mix indecente.

2. Pepe ovunque!!! è un must. se sei australiano il pepe va dalle uova alla pasta al ragù, dalla bistecca alla pizza.

3. Pane. questo è un capitolo che scotta...il nostro adorato pane, pane e salame, pane e mortazza pane per fare la scarpetta. NO! niente di tutto questo. Qui il pane se lo mangiano nudo e crudo come antipasto con un po' di olio per i più raffinati.

4. Pasta col pollo. solo a dirlo mi si contorce lo stomaco, ma qui la adorano. E credono pure sia una specialità prettamente italiana, spacciandola per "pasta boscaiola".

5. Colazione, varia dalle uova e bacon, al panino super imbottito bacon-salse-avocado-schifezze-incomprensibili, fagioli, salsicce, salsicce piccanti, funghi, salmone affumicato e per i più coraggiosi, gli australiani vecchio stampo c'è un piatto con tutte queste robacce assieme, una specie di combo da voltastomaco.
tipica colazione australiana

6. Pesce e formaggio un abbinamento da pelle d'oca.

7. Le lasagne quel mix da orgasmo che la mamma prepara con tanta perizia, ragù besciamella, formaggio. Quel piatto che quando è pronto sai già che farai il bis, che già a sentire il profumino dal forno ti spunta un sorriso a 100 denti...ecco. SCORDATEVELO!!!!!! qui non esistono le lasagne vere, ne' tanto meno quelle della mamma!! Ora la smettiamo se no ci mettiamo a piangere.

Si può dire tutto del nostro paese, ma quando si parla di cucina divento davvero una nazionalista convinta.
L'Italia è sapore di casa, e quando dico "sapore", parlo del termine in tutti i suoi significati.

Vi lasciamo con una frase di Grimond de la Renyère, un gastronomo francese:
"L'appetito è l'anima del buongustaio. Chi tenta di ferirlo commette un assassinio morale, un omicidio gastronomico e merita la condanna all'ergastolo." 
Tiè!!!

Aggiornateci se avete nuovi orrori da proporre!!!

martedì 8 aprile 2014

TASSE E BUROCRAZIA QUI E Là

Oggi vi parleremo di un argomento bollente.
Bollentissimo.

LE TASSE.

Heidi e nonno barbuto sui monti italiani


Ma perchè pensando alle tasse tiriamo un sospiro di sollievo anzichè farci venire il fegato amaro?
Semplice!
In Australia il governo le tasse te le rimborsa!

Innanzi tutto bisogna essere in possesso di un TFN (tax file number), un codice personale che si fornisce ai propri datori di lavoro in cui viene registrata tutta la nostra storia fiscale australiana.
Bisogna inoltre essere residenti australiani ai fini fiscali ovvero 
-lavorare per uno stesso lavoratore per minimo 6 mesi 
-vivere nello stesso luogo per almeno 6 mesi

E poi il gioco è fatto!
A fine anno finanziario (tra giugno e ottobre) si hanno 2 scelte
1. compilare tutte le scartoffie per la dichiarazione dei redditi
2. dare tutto in mano ad un Tax Agent,per la cifra di 100AUD che sbrigherà tutte le pratiche per voi!

Io e Fabio per il momento abbiamo scelto la seconda opzione visto che abbiamo millanta cose a cui pensare, ma ci stiamo già informando per come effettuare tutta la richiesta da soli.

Le tasse e la burocrazia purtroppo nel nostro paese bloccano e fanno stagnare il potenziale economico.
Vi faccio un esempio di come sia "semplice" qui aprire un'attività.
Un ristorante, giusto per variare...
Bisogna innanzitutto essere residenti australiani o soci di un australiano
-creare un assetto della società conforme a quanto richiesto dal governo
-aprire un Australian Company Number (la partita iva)
-licenza per operare (la nostra HCCP) che si ottiene facendo un corso su internet, costo 200AUD
-presentare domanda al council locale (costo 149AUD annuali)
-altre "licenze" es. occupazione del suolo pubblico con 1 tavolo+4sedie= 35 AUD all'anno!!!

FINE! niente costi aggiuntivi, niente tasse sull'insegna,sulla musica, sulla tv e chi più ne ha più ne metta!

Vi proponiamo qualche cifra interessante.

Leggevo questa mattina che la Banca Mondiale ha messo il nostro Paese al 90 posto su 189 per la facilità con cui si avvia un'attività.
Da noi servono in media 6 giorni e 6 procedure, rispetto alla mezza giornata per una sola procedura in Nuova Zelanda, il primo paese classificato.
Questo indicatore,insieme ad altri 9 contribuisce a stilare una classifica complessiva riguardante la facilità di fare buisness, che ci vede al 65simo posto dopo:
- RWANDA (32simo)
-ARMENIA (37sima)
-BOTSWANA (56esimo)

...e appena 2 posizioni prima del GHANA!!!!!

A voi l'ardua sentenza.


PS per qualsiasi info riguardo alla tassazione australiana questo blog fornisce molte nozioni importanti
     http://emigrare.vivereinaustralia.com/tasse/

LINK UTILI  -Australian Tax Office http://www.ato.gov.au/

                      -Australian Individual Income Tax Rates
                      http://www.ato.gov.au/Rates/Individual-income-tax-rates/
                     
                      -Calcolatore per le tasse
                      http://www.ato.gov.au/Calculators-and-tools/Comprehensive-tax-calculator/
                    

lunedì 7 aprile 2014

FUORI DALLA CIVILTà

Sapevamo che in questo mondo esistevano posti assurdi.
Sapevamo di zone remote, in cui la gente è poco ospitale, zone in cui MAI e poi MAI avremmo voluto vivere.
Saint George è uno di quei posti... e ci abbiamo trascorso ben 3 mesi delle nostre vagabonde vite.

Ci sono poche attrazioni in questo paesino di 2000 anime disperso nell'entroterra australiano,
le alluvioni sono una di queste!

Uno dei paesi più vicini si trova a 200Km e pensate un po'...si chiama Roma!
Devi andare dal dentista? vai a Roma.
Una scappatella al centro commerciale? vai a Roma.
Ci andremmo anche a Roma, se solo la strada non fosse infestata di canguri e dispersa nel nulla più totale!

Quindi si resta a St. George,
A guardare il fiume scorrere, a pescare, a lavorare in farm.
Qui abbiamo imparato a giocare a biliardo contro i peggiori galeotti riuniti nell'unico bar di paese.

A St. George la vita scorre lenta e monotona, c'è il lavoro nei campi e ci sono i camionisti di passaggio,
c'è una chiesa e un fiume, c'è la birra e la piscina comunale. La popolazione locale aborigena come dicevo non è delle più ospitali, ma come dargli torto? 
Se dei criminali neri fossero venuti nel nostro paese a distruggere la nostra gente e la nostra terra probabilmente anche noi non saremmo amichevoli e sorridenti verso il prossimo.

Qui abbiamo imparato a non temere i varani, anche se all'inizio ammetto di aver avuto parecchia fifa.


Dopo aver vissuto per circa 2 mesi sulla sponda di un fiume abbiamo iniziato ad apprezzare la natura e gli spettacoli che offre. Alba, tramonto, cieli stellati e temporali improvvisi si sono trasformati in attrazioni imperdibili nelle nostre giornate.


Abbiamo CONDIVISO tutto questo con altri ragazzi come noi, ci siamo fatti forza. Abbiamo conosciuto e ci siamo fatti conoscere, proprio qui, a Saint George.



Ed eccoci qui, il giorno di natale, lontani dalla famiglia ma insieme. Lontani e spensierati, pieni di sogni da realizzare, pensando a quella festa. Una festa senza abiti eleganti, senza regali costosi, senza neve, senza lo spot della coca cola, senza il panettone. Una festa di risate tra amici, di brindisi in lingue diverse, in infradito e canotta.


domenica 6 aprile 2014

IL NOSTRO ROAD TRIP

Chi non ha mai sognato quel senso di libertà totale?
Alzarsi la mattina e dire "dove mi va di andare oggi?" "cosa scoprirò di nuovo?"
Io l'ho sempre desiderato.

Un'avventura, di quelle vere.
Non il tour organizzato, la gita che si vede sui depliant, la scampagnata della domenica.
Un' avventura di quelle che ne esci con tre gomme bucate per i Km fatti, piena di imprevisti, pianificata ma non troppo...
Noi tutto questo l'abbiamo sintetizzato nel nostro van! e nel viaggio più pazzo che abbiamo mai affrontato in vita nostra.

Ci siamo lasciati alle spalle Melbourne in una fredda mattina di ottobre, per partire alla volta del parco nazionale di Wilson Promontory, un luogo incredibile in cui il verde acceso della natura si scontra col blu del cielo e l'azzurro delle coste frastagliate. 
Facile qui imbattersi in frotte di animaletti bizzarri, dagli wombat (orsetti cicciottelli delle dimensioni di un cinghiale) agli emu (struzzi marroni e piuttosto sgraziati), dai canguri ai koala!



Varcato il confine tra Victoria e New South Wales siamo approdati a Eden, una cittadina tranquilla sulle coste del pacifico, famosa per gli avvistamenti di balene.


Ed eccoci qui, i Piero Angela de no' antri alle prese con rumori strani in spiaggia ad Eden


Proseguendo verso nord la tappa successiva è stata a Jervis Bay, una parco narurale dalle acque turchesi immersa nel silenzio di una natura rigogliosa e ancora intatta. Abbiamo dormito in una riserva aborigena e al nostro risveglio ci ha accolto un canguro con cangurino annesso nel marsupio... un'esperienza unica!




Appena passata la cittadina di New Castle ci siamo imbattuti in qualcosa di davvero unico, il Woorimi National Park. Una distesa desertica a ridosso dell'oceano, uno spettacolo imperdibile... è in queste occasioni che ci siamo davvero resi conto quanto siamo piccoli e inutili di fronte alla grandezza della natura. Lì in mezzo eravamo due puntini, niente di più e niente di meno rispetto a tutti quei granelli di sabbia.


Ormai in preda di uno spirito da Indiana Jones ci siamo voluti spingere oltre e abbiamo messo alla prova il nostro caro Mr. White sulle impervie montagne dell'entroterra. La salita è stata dura, il radiatore è impazzito, l'olio motore è colato ovunque, ma siamo arrivati a Dorrigo, nel mezzo della foresta pluviale!
Ne è decisamente valsa la pena.


questa passerella si trova a più di 400m sospesa da terra è come camminare tra alberi e cielo. Una prospettiva interessante.
Ultima tappa saliente del nostro tour prima di partire per le farm è stata la Gold Coast, un paradiso per i surfisti, in cui la città e natura si scontrano in maniera quasi surreale, credo che una foto possa rendere meglio l'idea


Questo è solo un piccolo riassunto di ciò che abbiamo vissuto in 10 giorni di viaggio da Sud a Nord.

Dopo tutto siamo attaccati ancora di più alla libertà che QUESTA vita ci ha offerto, che è un treno simile a quelli italiani, non ripassa più.
Quindi VIVETE amici!
Correte il rischio
Affrontate anche voi una salita con un vecchio van per ammirare la foresta pluviale
Decidete voi DOVE andare e COME vivere.
La nostra vita è una nostra scelta.
Quindi VIVI, AMA, E FA CIò CHE VUOI!!!!

Questa è la canzone che ha accompagnato gran parte dei nostri chilometri, enjoy!!!