saggi pensieri

é la nostra difficoltà a vedere le cose in maniera diversa, originale, creativa che ci fa pensare non ci sia più nulla di nuovo da dire o da scoprire
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mercoledì 18 gennaio 2017

PENSIERI AD ALTA QUOTA

Sono passati 22 mesi dal nostro ultimo post.
Ovviamente il tutto e` stato pianificato per creare della suspence, non perché` non avevamo una connessione internet decente fino a ieri.😁
In ogni caso ora abbiamo un piano dati come le persone per bene, un computer, un gatto ed UN VISTO DI RESIDENZA PERMANENTE!!!

il nostro gatto "Aprile"
ma potete chiamarla anche "Monella",
"Muso"
"Pelosa"
"Pelo" o
"Salamina"
Molte cose sono cambiate rispetto a due anni fa, noi in primis.
Siamo partiti dall'Italia per ben tre volte con destinazione il-posto-piu`-lontano-del-mondo ed oggi vorremmo parlarvi proprio di questo. Di quanto ognuno di questi viaggi sia stato diverso, e di quanto ci abbiano aiutato a prendere consapevolezza delle scelte che stavamo intraprendendo.

20 GIUGNO 2013 "gli esploratori"  Due spiriti liberi. Sicuri, curiosi, eccitati dalla nuova avventura. Destinazione: Melbourne. Un paio di valige e pochi pensieri per la testa. Niente aspettative, solo tanta voglia di vivere, vedere, sperimentare... l'anno prossimo? se mi stufo torno a casa. Chi lo sapeva che quel viaggio avrebbe cambiato le nostre vite radicalmente per i prossimi quattro anni?

eccoci nel giugno 2013 pronti a partire


 27 AGOSTO 2014 "una valle di lacrime": dopo un anno trascorso lontano da casa, vivendo in giro per l'Australia, tra case condivise e sette mesi di van la sicurezza del posto in cui sei nato e` una dolce culla da cui e` molto difficile staccarsi.
Andare via questa volta e` stato come quando in inverno ti suona la sveglia e devi uscire dal piumone alle 6 di mattina e ti aspetta un'asse del cesso fredda come la neve ed una giornata di lavoro... ma lo fai. Devi alzarti dal quel dannato letto, non puoi vivere e dormire nel piumone per sempre.
Qui ci aspettava un contratto di lavoro, un impegno concreto con l'immigrazione, avevamo in mente di metterci sotto e sistemare le faccende burocratiche, ci dicevamo che era la cosa giusta per il nostro futuro. Ma un conto e` dirlo, un altro conto e` trovarsi con le chiappe sedute sul sedile di un aereo (il cesso freddo come la neve) e lasciare la tua amata culla sapendo,questa volta, a cosa stai andando incontro: responsabilità`, spese, patti da mantenere e distanza...quella maledetta!
Ci siamo imbarcati e per la prima volta abbiamo fatto una foto con i nostri genitori in aeroporto e abbiamo immortalato il nostro Paese dal finestrino, sapevamo non li avremmo rivisti per molto tempo. Ci siamo annaffiati di lacrime e ci siamo convinti a vicenda che fosse la cosa giusta. La consapevolezza di ciò` che stava accadendo alle nostre vite era li` e si faceva sentire.




mio padre apre le mani come per dire: "mannaggia a te ma chi te l'ha fatto fare?"
27 LUGLIO 2016  "due duri dal cuore tenero": dopo aver concluso due degli anni più` stressanti della nostra vita tornare in Italia si e` rivelato ancor più dolce di come ce lo ricordassimo.
In questo arco di tempo quaggiù in Australia avevamo quasi concluso il lavoro con l'immigrazione, trovato un posto che finalmente potessimo chiamare casa, adottato un gatto, mantenuto i patti col datore di lavoro e sudato le tanto attese vacanze. Potrebbe sembrare facile a dirsi ma cercare di creare una specie di vita sapendo che da un momento all'altro il tuo visto potrebbe non essere accettato e` alquanto destabilizzante. L'alone di dubbio ci ha seguito anche in Patria e il pensiero di dover abbandonare tutto ciò` che avevamo costruito in 28 giorni (arco di tempo che il governo australiano ti da` per impacchettare la tua vita e andartene) ha pizzicato la nostra serenità` ma non ha trattenuto la gioia del ritorno. Rivedere amici e parenti dopo due anni e` stato un ennesimo tuffo al cuore e lasciarli nel giro di un mese e mezzo fa sempre un effetto strano. Le lacrime di questa partenza suonavano come un "arrivederci" , la vita che avevamo scelto e sudato ci aspettava a 23 ore di volo. Questa volta in viaggio ci chiedevamo il perché` debba essere cosi` difficile per noi: da una parte il cuore, dall'altra l'ambizione. Ci rassicuravamo dicendoci che un giorno saremmo riusciti  a conciliarli, nel frattempo ci piaceva pensare di essere un po' speciali e coraggiosi.



Ogni partenza per noi si ripropone come un momento per fare il punto della situazione, e` come se scandissero un po' i capitoli della nostra vita. Su ogni aereo per il ritorno ti trovi ad essere brutalmente onesto con te stesso e a dover per forza affrontare le tue paure e le tue emozioni che per anni cerchi di ammucchiare sotto il tappeto. 
Ecco, dopo tutti questi viaggi e questi capitoli diciamo che ho imparato ad accumulare sempre meno emozioni sotto il dannato tappeto. Ho imparato che per non ritrovarmi nella solita valle di lacrime e` necessario vivere il presente in maniera consapevole. Ogni scelta ed ogni posto in cui mi trovo dipendono solo da me ora che ho un potenziale economico e burocratico. Ma non mi illudo che sia tutto in discesa, altrimenti che gusto ci sarebbe?

Vi lascio con qualche foto di ieri, solo uno dei motivi per cui ci piace chiamare questo posto "casa".